Young Art Hunters, realtà di Milano da sempre impegnata nella promozione e
divulgazione di arte giovane ed emergente, riconferma la sua collaborazione con
l’Hotel Piccolo Lido anche quest’anno e per l’occasione presenta: Numphaion.
«Alle donne la terra, agli uomini il mare», si è sempre detto.
Questa nozione ha perpetuato l’idea che le donne siano principalmente coinvolte
nell’agricoltura e raramente nelle attività marittime. Navi e barche infatti, sono
state a lungo considerate un dominio prettamente maschile. Per secoli si credeva
addirittura che avere donne a bordo portasse sfortuna, poiché si pensava che
distraessero i marinai dalla rotta prevista, tracciando parallelismi con le
mitiche Sirene.
Eppure, la stessa mitologia greca ci insegna quanto la figura femminile e
l’elemento acquatico siano complementari, narrandoci di diverse e molteplici
divinità femminili dell’acqua, a cominciare da Talassa, la dea primordiale del
mare, seguita da una stirpe di Nereidi e Oceanine, sue figlie e nipoti. Anche la
storia è costellata di personaggi femminili che hanno sfidato i ruoli di genere e
hanno lasciato un’impronta significativa, come l’ammiraglia spagnola Isabel
Barreto e le piratesse Grace O’Malley, Anne Bonny, Mary Read e Ching Shih.
Denny Candotto
Marta Grimoldi
Ipsilonpi
Natalia Martinez
Oriella Montin
Rinkaku
Eric Romeo
Sana
Ipsilonpi
Partenope
50x100cm
T.m. su tela
Rinkaku
somewhere in the middle of the desert, is that feeling
24x30cm
Stampa ai sali d’argento su carta politenata
Oriella Montin
Numphaion
18x24cm
Collage e cucito su carta
Denny Candotto
Risonanze primordiali
50x60cm
Acrilico su tela
Natalia Martinez
Nereida I
49x31cm
Lycra, cotone, viscosa, poliestere, lurex, vetro, metallo
Eric Romeo
Contatto
21×27,9cm
Fotografia digitale ed.1/5
Marta Grimoldi
Ninfee 1
20x30cm
Fotografia digitale ed.1/5
Sana
Tempesta
29,7x42cm
T.m. su carta
Numphaion prende una rotta coraggiosa e naviga verso la parità di genere.
Attraverso il racconto e il mito secolare delle terre liguri, intrapreso dal punto
di vista di otto artisti emergenti in esposizione, l’intento è far riflettere il
pubblico sul ruolo della donna moderna, riconosciuta come tale, pronta a
raggiungere finalmente l’emancipazione sociale e ricongiungerla a quelle figure
fantastiche e reali che hanno portato il potere femminile sulla bocca degli
uomini.
un ringraziamento speciale a
LORENZA PAGLIARI . LIVIA OCCHIGROSSI . ILARIA RONZONI . LUCA TEMOLO DALL’IGNA . ANNA PENNATI . VITTORIA BASILE. LUCREZIA CARDILLO
L’esposizione si articola attraverso diverse sezioni, ognuna delle quali aventi come protagonista la figura femminile, soggetto fulcro nell’arte di Annett Gioia.
Le donne raffigurate dall’artista, sono delle vere e proprie veneri urbane, così intangibili quanto incredibilmente vicine ad ognuna di noi. Sono donne di tutti i giorni dai colori e dalle forme diverse, che silenziose, ci accompagnano lungo un viaggio fatto di emozioni sempre più travolgenti.
Annett Gioia
Annett Gioia è un’artista che vive e lavora a Francoforte, Germania.
L’arte è sempre stata una parte importante della sua vita, influenzandola fin dalla prima infanzia, dandole modo di esprimere i suoi sentimenti e le sue emozioni attraverso l’utilizzo di diverse tecniche artistiche. Per lei l’arte è l’opportunità di rendere visibile l’immateriale, lasciando che siano i riferimenti istantanei della realtà a dare forma alle opere.
Annett Gioia ha partecipato a diverse esposizioni collettive e personali tra l’Italia e la Germania, Venuses è la sua prima mostra personale a Milano.
La luce è un elemento fondamentale, che ci guida e ci scorta attraverso il percorso.
Un bagliore che scopre ed accarezza i corpi nelle loro pose più naturali e nei loro momenti più intimi e quotidiani, rendendo l’osservatore uno spettatore silenzioso di quei gesti e di quelle movenze tanto delicate quanto accattivanti.
La mostra alterna lavori su carta ad oli su tela, creando un collegamento sempre più stretto tra i colori e le donne raffigurate. Alcune figure sono solo abbozzate con chine e matite, altre, si rivelano cariche e sature in corrispondenza alla potente ricerca dietro ad ogni posa.
Il suo obiettivo è trasmettere la profondità e l’unicità di ogni persona, sia attraverso disegni realistici che con una sintesi di linee essenziali.
Annett Gioia riesce a raccontarci con una delicatezza assoluta l’essere donna, dedicando questa mostra ad ognuna di noi.
un ringraziamento speciale a
LORENZA PAGLIARI . LIVIA OCCHIGROSSI . ILARIA RONZONI . LUCA TEMOLO DALL’IGNA . ANNA PENNATI . VITTORIA BASILE
Young Art Hunters è orgogliosa di presentare Purple Rain, la mostra personale dell’artista Luigi Francischello.
L’esposizione è un viaggio nella memoria attraverso i diversi personaggi che abitano le tele, figure che appartengono ad un tempo lontano che l’artista reinterpreta in chiave contemporanea con la volontà di aprire un dialogo con i grandi maestri dell’iconografia del passato, ispirandosi alle tavole indiane del xv secolo e alle stampe giapponesi ma anche a Courbet, Botticelli, Waterhouse e Von Stuck.
Purple Rain è un viaggio metaforico all’interno di identità possibili. È la messa in scena vistosa e ridicola che manifesta l’indicibile a garanzia dell’essenziale, della nuda e fredda tangibilità. Ciò che interessa è la monumentalità delle sembianze resa tale dalla tecnica pittorica utilizzata, veloce e istintiva ma al contempo ponderata e meditata.
un ringraziamento speciale a
LORENZA PAGLIARI . LIVIA OCCHIGROSSI . ILARIA RONZONI . LUCA TEMOLO DALL’IGNA . ANNA PENNATI . VITTORIA BASILE
Per il Fuorisalone 2024, Young Art Hunters inaugura Duat of light, una collettiva di quattro artisti giovani ed emergenti pronti ad interrogarsi sul tema ‘materia-natura’.
Federico Catagnoli
Chiara Cattaneo
Elia Panori
Mauro Valsecchi
Le opere paradossali generate dalla bravura degli artisti Federico Catagnoli, Chiara Cattaneo, Elia Panori e Mauro Valsecchi, tendono la mano verso lo spettatore in un percorso accompagnato da soli interrogativi che si possono visionare nei materiali e nei concetti delle installazioni. Ci si addentra in una caverna dove la luce è il dubbio e l’oscurità la certezza di non poter affermare nessuna risposta. Il confine della nostra percezione risiede nella volontà di attraversarlo e varcare nuovi e non ancora scoperti misteri immateriali.
O Osiride, toro dell’Amenti! Thoth, re dell’eternità. Io sono il Dio grande della Barca divina che ha combattuto per te. Io sono uno di quegli dei, i Giudici che operano la giustificazione di Osiride contro i suoi avversari nel giorno in cui vengono pesate le Parole. Io sono un tuo consanguineo, Osiride.
Il Duat è una caverna denominata dagli antichi egizi “funeraria”, essa racchiude i più grandi interrogativi che l’antica civiltà si poneva insieme alla speranza in un aldilà che non fosse una fine ma piuttosto, un inizio. Prendendo in considerazione il Duat come luogo-non-luogo senza un tempo specifico, possiamo arricchirci di numerosi interrogativi sulla purezza della materia che abita la grotta, la stessa materia dove l’irresolutezza è il traguardo del percorso che ci permette di comprendere i limiti del genere umano e riconoscere l’importanza delle sorgenti vitali senza abusarne.
un ringraziamento speciale a
LORENZA PAGLIARI . LIVIA OCCHIGROSSI . ILARIA RONZONI . LUCA TEMOLO DALL’IGNA . ANNA PENNATI . VITTORIA BASILE
YAH ARTIST SINCE 2024
Se scriverò,
scriverò testi disturbanti,
incuranti,
che ti marchiano a fuoco un segno
buono o cattivo
doloroso o salvifico.
Che inducono alla follia.
Che inseminano domande
come piccoli germogli.
Chissà chi risponderà.
Se reciterò,
reciterò testi insolenti,
veri da essere disprezzati
Che non cercano consenso,
non inducono a risate,
sparati come un proiettile
alla cieca in una folla.
Chissà chi ucciderà.
Se leggerò,
leggerò con enfasi,
fermandomi ad ogni frase che
alimenta l’inutile lussuria di
viaggiare con la mente.
E mi prenderò la briga
di saltare e di strappare
tutti i libri che io solo,
con l’arbitrio che mi vizia,
riterrò indegni, confondibili,
immondizia.
Chissà chi li raccoglierà.
Se fumerò,
fumerò sigari,
mi inietterò morte vera,
morte gustosa,
morte che mi assaggia, mi assapora,
questa notte.
Poi mi dice: perché mi cerchi
solo a volte?
Non lo so, rispondo io.
Cerco a volte anche la vita.
Busso a entrambe, vi corteggio.
Un po’ ci flirto.
Chissà chi si innamorerà.
Se crescerò,
crescerò solo dopo aver sbagliato,
dopo aver fallito,
dopo aver fatto soffrire,
dopo essermi pentito così tanto
che desidero morire.
Chissà chi mi accontenterà.
Se dirò addio,
dirò addio godendomi la sofferenza,
senza perdermi uno sguardo,
col terrore di un bambino
che ha paura di cambiare
il suo gioco preferito,
che non ha il coraggio di affrontare
il livello successivo.
Lo farò abbaiando come un cane
che si sente abbandonato
una mattina d’estate.
Chissà chi ritornerà.
E se, infine, morirò,
morirò suicida.
Perché non riesco a non pensare
che niente ha più valore della fine.
Che anche la morte,
con un po’ di fantasia,
si può rendere poesia.
Chissà chi mi piangerà.
I vecchi a me
danno noia. Qui però
sono nipote
Amo i gatti.
Per ogni occhiata curiosa,
c’è un po’ di voglia di scappare.
Ogni artiglio per attaccare,
c’è un cuscinetto gonfio abbastanza per atterrare,
correre,
scappare.
Per non farsi male.
Amo i gatti,
perché quando ti usano
lo fanno sinceri,
e ti chiedono il permesso.
Amo i gatti,
che ignorerebbero un tramonto sul mare
per uno spago che agito nella mano,
perché, al contrario del sole, è imprevedibile
e si deve meritare.
Amo i gatti
perché non cercano di capirti,
ma di incuriosirsi.
E per ogni curiosità che soddisfano,
ne troveranno subito un’altra con cui imparare il mondo
e risolverne tutti i misteri in un secondo.
Emozionarsi come bambini e dilatare lo sguardo,
salvo poi stancarsi,
abituarsi,
e ricercare un nuovo traguardo.
Amo i gatti,
perché con le loro stramberie,
alla fine,
mi insegnano il mondo.
Che va vissuto,
inventato,
secondo per secondo.
Amo i gatti,
perché sono come questa poesia.
Confusa, slegata,
una follia.
Ma almeno è mia.
Mi chiedi perché
non scrivo di te
E so che non scherzano
i tuoi sentimenti
mentre scherza
la tua bocca.
Che ti muovono da dentro come dei burattinai
Echi del passato
Dici
Una partita con me stessa.
È una tenera bugia:
Non si smette mai né di giocare
Né di invitare altri a partecipare.
E se gioco da avversario
O da nemico
Lo decidi solo tu.
È un enigma ciò che dici
Più di ciò che pensi.
È la maledizione
degli ironici.
Ti tradiscono la voce
E la taranta del tuo sguardo
È la condanna
dei sinceri.
Sono forse
la tua droga?
Ti avveleno dall’interno
mentre tu
mi spingi in vena?
Sei la vittima
di un mio inganno?
Ti sei unita alla partita
che gioco con me stesso.
Ma se giochi da avversario
O da nemico
Lo decido solo io.
BIOGRAFIA
“Se è vero, come penso, che il mondo è un’illusione, le storie sono l’unico modo per dialogare con esso, perché sono fatte della stessa materia”. Da bambino, rannicchiato nel suo sgabuzzino, Davide trovava nella scrittura un modo per fare questo: illudersi. Immaginare. Creare nuove finzioni per arricchire il suo mondo. E, in questo modo, conoscere sé stesso. Per un periodo piuttosto lungo, poi, si è abbandonato, perso negli intricati vicoli di percorsi che qualcun altro aveva tracciato per lui, troppo perfetti per essere suoi. Sarebbe sbagliato dire che ora è uscito da questo labirinto, e sarebbe sbagliato dare per certo che vi uscirà, ma sicuramente ha ritrovato gli strumenti per cercare la via. Per “tracciare il suo percorso”. Frase dopo frase. Illusione dopo illusione.
young art hunters associazione ets
via bramante 13 20154 milano
97890630151
YAH ARTIST SINCE 2024
Il cerbiatto ha corna che sbocciano
sono ciliegi in fiore. Sta crescendo
con paura, ma poggia il naso
sulla mia mano tesa. Una carezza
di cui sente il profumo buono
riconosce la propria casa.
E vedo negli occhi pece
simili a pozzi profondi
qualcosa che avevo dimenticato.
Il cucciolo ritrova ciò che ha perso – ora
è diventato cervo.
Il futuro è un acido che corrode
da dentro, mentre rapido corre
da te. All’oscurità sceglie
gli scatti spasmodici delle macchine –
se il buio è inevitabile, preferisce
non averne memoria: meglio
dimenticare la Storia. E se distratto
non ha potuto raggiungerti ancora
di questo gli rincresce. Come vola il tempo
quando si cresce.
Di notte sono un ratto
che sgomita nei vicoli
per un briciolo di spazio.
Ululo a una lampadina
spenta, per credere
che non sia più vera
della sfera di luce novembrina.
Piccolo e lesto, manifesto
il non appartenere
alla natura umana
Terminata la finzione
lascio indietro il pelo
ma non la coda – e di sicuro
non il vizio. Avvicino
alla luna piena il mio cuscino.
Se mi scivoli nelle vene
e lì vi lasci pezzi di sangue
non mio, a blocchi – mi tocchi
e poi scegli di non tornare più
mi perderai in questo rollio di cuori
tamburi che suonano nel fondo di una giungla
da bestie che non sanno come essere amate
perché non sanno com’è essere amate.
Improvvisamente provo
un sentimento più profondo
della bestia che gridava
Amore
al cuore del mondo
2023
Illustrami6, The YAH Factory, young art hunters, Milano
2021
The Contest, Looking For Art, Milano
BIOGRAFIA
Matteo Sanzi, nato a Milano il 20/05/1997. Studia Fisica all’università, con la penna in una mano e un romanzo nell’altra. Dopo la laurea frequenta corsi di scrittura creativa, poesia, e trova un lavoro che non c’entra nulla con quanto sopra: quantomeno gli dà da mangiare e paga le bollette. Tiene nel cassetto un romanzo, un silloge e una traduzione di poesie dall’inglese. Da grande vuole scrivere per vivere; al momento, vive per scrivere.
young art hunters associazione ets
via bramante 13 20154 milano
97890630151
In assonanza con i racconti dell’autore boemo Franz Kafka e per il centenario della sua morte, Young Art Hunters, realtà da sempre impegnata nella promozione e divulgazione dell’arte emergente, inaugura in suo onore
‘SiO2’ – Metamorfosi visive.
Acrylic Needs
Bic Indolor
Amerigo D’Angelo
Fabio Ingrosso
Mattia Gravili
Lorenzo Mazzotta
Oriella Montin
Germán Muñoz
Nastazja Staniszweska
Mary Claire Tillotson
Nicole Viranin
Come il silicio, la cui composizione chimica polimorfica può assumere diversi connotati a seconda della percezione e dell’ambiente circostante, così gli undici artisti in mostra affrontano i temi del trasformismo mistico e fisico, sviluppando, proprio come nel racconto ‘La Metamorfosi’, una riflessione verso l’identificazione delle problematiche dell’uomo contemporaneo; quali: l’incapacità di dialogo tra le persone, l’incomunicabilità delle proprie esigenze e l’esilio del diverso.
Nicole Viranin
La mostra vuole dunque aprire un dialogo verso una condizione sociale dove la propria identità personale viene annientata in funzione di un’omologazione alla forza lavoro e dove l’alienazione prende piede sia nella società odierna che nel contesto familiare creando delle vere e proprie mutazioni fisiche e di pensiero.
un ringraziamento speciale a
LORENZA PAGLIARI . LIVIA OCCHIGROSSI . ILARIA RONZONI . LUCA TEMOLO DALL’IGNA . ANNA PENNATI . VITTORIA BASILE
Young Art Hunters, realtà da sempre impegnata nella promozione e divulgazione dell’arte emergente, inaugura ‘Re-gen(eration)’ una mostra dedicata ai nuovi artisti rappresentati 2024. I nove artisti in esposizione, si presentano al pubblico esponendo gli ultimi lavori in produzione ed inediti in esclusiva per la galleria The YAH Factory. Il percorso si articola tra opere pittoriche, collage, installazioni, fotografie digitali ed analogiche ed è un vero e proprio viaggio all’interno dell’inconscio dell’artista, tra emozioni, ricordi di vite trascorse e nuove sensazioni, pronte ad affascinare e far riflettere lo spettatore.
Federico Catagnoli
Epie
Marta Grimoldi
Cristian Iacono
Ipsilonpi
Thomas Pagani
Martyna Pietrasik
Marco Sperini
Mauro Valsecchi
Re-gen(eration) è materia che si rinnova, che fiorisce e rinasce per dare vita ad un nuovo movimento, giovane e senza regole dove gli artisti che ne fanno parte possono mettersi in gioco, spogliandosi di tutte quelle costrizioni troppo strette e che spesso limitano l’espressione artistica più pura.
un ringraziamento speciale a
LORENZA PAGLIARI . LIVIA OCCHIGROSSI . ILARIA RONZONI . LUCA TEMOLO DALL’IGNA . ANNA PENNATI . VITTORIA BASILE
Young Art Hunters è orgogliosa di presentare ‘Hic Et Nunc’, la mostra personale dell’artista Gianluca Ripepi. L’esposizione è un percorso attraverso due serie, Gesto-Colore e Paesaggi Mentali, entrambe approfondiscono il tema fondamentale del tempo.
Le due serie, seppur diverse tra di loro stilisticamente, si fondono perfettamente in un Hic Et Nunc, nel ‘qui ed ora’, permettendoci di osservare l’attimo prima del suo cambiamento, nel gesto appena concluso o in un paesaggio che è in attesa di fiorire, nuovamente.
La serie Gesto-Colore si risolve in pochi attimi gestuali dopo la preparazione della tavolozza, i Paesaggi Mentali invece, maturano, si evolvono, mutano, si ossidano, si alterano nel tempo come in un vero paesaggio, alludendo ad una alchimia fra i vari soggetti.
Il titolo Hic Et Nunc serve proprio ad enfatizzare questo tema, proponendo allo spettatore un viaggio nella frazione di secondo nel quale l’opera rimane immobile, imperturbabile, scontrandosi con il concetto di evoluzione, permettendoci di entrare silenziosamente nel suo mondo prima che possa distruggersi per ricrearsi.
Gianluca Ripepi, nato a Domodossola nel 1977, inizia il suo percorso artistico da autodidatta con lo studio dei classici della scultura classica ed ellenistica. Nel 2009, approfondisce la sua formazione frequentando i corsi liberi dell’accademia Aldo Galli di Como, avvicinandosi sempre di più all’arte astratta e partecipando a partire dal 2010, a diverse mostre personali e collettive.
Gesti e colore I
t.m. su tela
140×120 cm
2000
Paesaggio mentale III
t.m. su legno
94×76 cm
1000
Paesaggio mentale VI
t.m. su tela
50×50 cm
550
Paesaggio catrame II
t.m. su legno
57×41 cm
750
Paesaggio mentale VI
t.m. su legno
34×25,5 cm
300
un ringraziamento speciale a
LORENZA PAGLIARI . LIVIA OCCHIGROSSI . LUCA TEMOLO DALL’IGNA . ANNA PENNATI . VITTORIA BASILE
In occasione del primo anniversario della galleria The YAH Factory, Young Art Hunters, realtà da sempre impegnata nella promozione e divulgazione dell’arte emergente, inaugura ‘Morfeo’ una mostra dedicata alla tematica del sogno, reinterpretato secondo la tecnica e lo stile di dieci giovani artisti internazionali, uniti per dare spazio a tutte quelle esperienze che ognuno di noi vive durante la notte e a quelle che sembrano così reali durante il nostro dormiveglia.
Francesca Brivio . Federico Catagnoli . Klea Habibi . Ipsilonpi . Konstantin Lakstigal . Elia Panori . Martyna Pietrasik . Saki . Marco Sperini . Nicholas Zuliani
Un omaggio all’inconscio di ognuno di noi, a luoghi lontani e ai visi che ci sembrano così familiari quanto sinistri, al viaggio che ogni notte affrontiamo e che ci eleva verso una dimensione parallela, dolce o spaventosa che sia. E’ una mostra dedicata ai sogni ad occhi chiusi e a quelli nei quali ci perdiamo anche con gli occhi aperti.
Luoghi intimi in cui lo spettatore verrà proiettato senza dover chiedere il permesso, spazi congelati nel tempo così affascinati ed inquietanti da farci chiedere se si tratti di realtà o finzione, di verità o bugia.
Figli del cielo e del mare
Konstantin Lakstigal
olio su tela
120x70cm
Il mondo del sogno
Konstantin Lakstigal
olio su tela
120x70cm
La stagione del raccolto 1/10
Federico Catagnoli
cianotipo su carta 200g
60x130cm
2300
Giardino
Martyna Pietrasik
olio su tela
100x120cm
1200
3 a.m.
Francesca Brivio
olio su tela
120x100cm
2520
Peterpan
Saki
matite colorate su carta
45,5×60,6cm
3400
Come un sogno in un sogno
Ipsilonpi
t.m. su tela
50x100cm
500
Uovo alba
Elia Panori
Pennarello su plexiglass
122x50cm
800
un ringraziamento speciale a
LORENZA PAGLIARI . LIVIA OCCHIGROSSI . LUCA TEMOLO DALL’IGNA . ANNA PENNATI . VITTORIA BASILE
in collaborazione con
Sangue che scorre, fluisce, portando via con se il dolore, dando spazio alla rinascita, alla fioritura, come il ciclo della natura. Storie differenti di flussi costretti a rimanere silenziosi, nascosti e non raccontati, prendono adesso un loro spazio per potersi esprimere senza veli, senza segreti o timore di essere giudicati.
Blooming Blood è l’unione di due progetti appartenenti a due sguardi differenti, accomunati dalla delicatezza femminile e dalla passione per la fotografia analogica. Corpi vivi che sanguinano, in diversi contesti, vengono finalmente esposti e lo scorrere è vivo, naturale e finalmente ascoltato.
La mostra, in collaborazione con il Milano Photofestival, presenta due visioni penetranti su un duplice argomento che riguarda il ciclo mestruale e l’autolesionismo.
Per rendere eleganti e contemporaneamente intensi questi focus, le due fotografe emergenti Alice Brizzi e Giulia Frump, hanno lavorato insieme attraverso la fotografia analogica, per dare voce a testimonianze, storie e ricordi spersonalizzati della loro identità che fino ad ora hanno potuto rimanere solo nel silenzio e che adesso, invece, possono finalmente gridare al pubblico le sensazioni che hanno vissuto e che continuano a vivere.
Alice Brizzi
Fil Rouge
fotografia analogica
Alice Brizzi
Fil Rouge
fotografia analogica
Alice Brizzi
Fil Rouge
fotografia analogica
Giulia Frump
CUTE
fotografia analogica
Giulia Frump
CUTE
fotografia digitale
Giulia Frump
CUTE
fotografia analogica
in collaborazione con
un ringraziamento speciale a
LORENZA PAGLIARI . LUCA TEMOLO DALL’IGNA . ANNA PENNATI . VITTORIA BASILE
Sono due giorni pregni di cultura
dove i protagonisti saranno gli artisti
giovani emergenti e tutti gli amanti dell’arte
La prima giornata inaugura la sesta edizione di Illustrami, una mostra dedicata all’arte e alla poesia, dove artisti e scrittori si confronteranno su diverse tematiche lasciando che le loro idee si fondano in una performance tra pensieri e colori. L’esposizione e una sessione di poetry slam verranno ospitate nella galleria per l’arte emergente The YAH Factory in via Bramante 13 a Milano.
Ilaria Amodio . Liubov Bochkova . Alice Brizzi . Lucrezia Cardillo . Chiara Cattaneo . Martina Cinotti . Marco Dotti . Maria Teresa Fidanzia . Giulia Frump . Mattia Gravili . Elio Guazzo . Lilium . Alessandro Maccari . Giona Messina . Francesca Pozzo . Sara Rossi . Margherita Roveri . Sara Ruggieri . Alessandro Salemi . Matteo Sanzi . Sara Urbano . Irene Vesentini
MATTIA GRAVILI . MATTEO SANZI
Per la seconda giornata verrà inaugurata Leafy, organizzata nel bellissimo parco Ticinello di Milano gestito dall’Associazione Parco Ticinello, dove i protagonisti saranno gli artisti e i musicisti giovani ed emergenti. L’evento desidera aprire un dialogo tra due realtà che si relazionano attraverso la performance live, un coraggioso salto nel vuoto per creativi pronti a mettersi in mostra.
Lucrezia Cardillo . CLAUDIA CLERICI . Federico Catagnoli . Klea Habibi . Konstantin Lakstigal . Lorenzo Mazzotta . Niccolò Misrachi . Ylenia Pigozzo . Luca Valente . Nicholas Zuliani
lucrezia cardillo . federico catagnoli . CLAUDIA CLERICI . nicholas zuliani
BANDALAU . ROBERTFAUSTO SCOOTERBOYS . FLORACLE
in collaborazione con
un ringraziamento speciale a
ROSALINDA FALAPPI . BRANDO MANIGLIO . LORENZA PAGLIARI . LUCA TEMOLO DALL’IGNA . ANNA PENNATI . VITTORIA BASILE . GIULIA GUALAZZI . LORENZO GHIRINGHELLI
YOUNG ART HUNTERS with TEN TOWER GALLERY LUGANO
14.06 – 23.07 2023
YOUNG ART HUNTERS with TEN TOWER GALLERY LUGANO
14.06 – 23.07 2023
YOUNG ART HUNTERS with TEN TOWER GALLERY LUGANO
14.06 – 23.07 2023
YOUNG ART HUNTERS with TEN TOWER GALLERY LUGANO
14.06 – 23.07 2023
YOUNG ART HUNTERS with TEN TOWER GALLERY LUGANO
14.06 – 23.07 2023
ARTWORKS
Luigi Francischello
The Passenger
Margot Mari
Paolo Gila
Paolo Gila
Beneath the surface è una mostra dedicata al collettivo Global Artelier 21, un gruppo di artiste provenienti da Australia, Irlanda, Italia, Messico, Regno Unito e Stati Uniti. Un gruppo affiatato nato con l’intento di portare una ventata di aria fresca, un nuovo modo per esprimersi attraverso l’arte intrinseca ed intuitiva.
Proprio come nella vita, le prime impressioni non sempre rispecchiano quello che ci circonda, è necessario esplorare più a fondo per capire ciò che si nasconde agli occhi. Bisognerebbe guardare al disotto della superficie per svelare la vera natura del creato, scendere in profondità per conoscere realmente la sua storia
Le opere d’arte presentate si ispirano agli strati della vita, al nostro passato, presente e futuro, un excursus sulla vita delle artiste in mostra, un mettersi a nudo adatto solo a chi saprà e sarà pronto a vedere oltre tutte queste velature.
Artists on display
Maite Agahnia – Carla Cohen – Siobhan Cox-Carlos – Lisa Metcalfe – Belinda Persoglia – Lynette Reed – Lorraine Streatfield – Mary Claire Tillotson – Julia Weston
Siobhan Cox-Carlos
Be
t.m. su tela
65x65cm
Belinda Persoglia
Kalaranka dreaming
acrilico su tela
76x76cm
Lynette Reed
Capri
acrilico su tela
70x50cm
Lisa Metcalfe
Headspace
t.m. su tela
50x50cm
Mary Claire Tillotson
Twilight sorcery I II
acrilico su tela
50x50cm cada uno
Lorraine Streatfield
Tiny miracles
t.m. su tela
60×60
Maite Agahnia
Watching from the bench
t.m. su tela
122x60cm
Carla Cohen
Give and take
t.m. su tavola
50x40cm
Julia Weston
Feel it all
t.m. su carta
60x50cm
La mostra è a cura di YAH – Young Art Hunters Associazione E.T.S.
Paolo Gila
AB ORIGINE
acrilico su tela 80x100cm
Lynette Reed
TUNNELS
acrilico su tela 100x100cm
YAH ARTIST SINCE 2022
Keep on chasing
Mahesh M. Karambele
Acrilico su tela
90x120cm
€2400
State of grace
Mahesh M. Karambele
Acrilico su tela
86x146cm
€2850
Feelings
Mahesh M. Karambele
Acrilico su tela
90x90cm
€1850
Layers of emotions I
Mahesh M. Karambele
Acrilico su tela
90x90cm
€1850
Layers of emotions II
Mahesh M. Karambele
Acrilico su tela
90x153cm
€2850
2020
MOLBERT GALLERY, ST. PETERSBURG, RUSSIA
LEELA ART GALLERY, THE LEELA KEMPINSKI, MUMBAI
GTM GALLERY, NEW YORK, USA
2019
THE COUNCIL CITY HALL, SIGHNAGHI, GEORGIA
2018
AT PRADARSHAK ART GALLERY, MUMBAI
2017
AT LALIT KALA AKADEMI, NEW DELHI
2016
AT NEHRU CENTRE ART GALLERY (A.C.) , MUMBAI
ART SIDDHANTH, NEHRU WANGCHUK CULTURAL CENTRE, THIMPHU, BHUTAN
THE SPECTRUM OF COLOURS 2016, JEHANGIR ART GALLERY, MUMBAI
ART MUDRA, THE GALLERY OF LIGHT, DUCTAC, DUBAI
2015
AT TRIDENT ART WALK, TRIDENT OBEROI, NARIMAN POINT, MUMBAI
SCIENCE CENTRE ART GALLERY, SURAT, GUJRAT
ALL INDIA FINE ARTS & CRAFTS SOCIETY (AIFACS) GALLERY B, DELHI
2014
KAMALNAYAN BAJAJ ART GALLERY, MUMBAI
LEELA ART GALLERY, LEELA KEMPINSKI, MUMBAI
KAMALNAYAN BAJAJ ART GALLERY, MUMBAI
THE GALLERY OF LIGHT, DUCTAC, DUBAI
ART PALLETE, HOTEL THE CLUB, MUMBAI
BRUSH STROKE ART GALLERY, PUNE
THE GALLERY OF LIGHT, DUCTAC, DUBAI
CAPITAL CLUB, DIFC, DUBAI
2013
CHITARI ART GALLERY, VASHI, NAVI MUMBAI
AT ART PLAZA, KALA GHODA, C.S.T. MUMBAI
AT GOA KALA ACADEMY, PANJIM, GOA
AT P. L. DESHPANDE ART GALLERY, PRABHADEVI, MUMBAI
BRUSH STROKE ART GALLERY, PUNE
BIOGRAFIA
Le sue opere sono un gioco ritmico tra trasparenza e inerzia. La trasparenza fa vedere attraverso e oltre, mentre l’inerzia è l’esistenza stessa. I suoi dipinti evadono dal concetto di disegno per indicare un nuovo tipo di libertà, come la natura del suono, dove trasparenza e inerzia si incontrano. Alla giusta intensità, chiarezza e frequenza, le opere di Mahesh concentrano i sensi e diventano un luogo in cui si sente la musica. Questa è l’arte che l’artista intende creare. L’artista ha studiato le tecniche delle belle arti come pura passione per alimentare la sua naturale inclinazione a catturare le sue immagini sulla tela. Abile in tutti i mezzi, si diverte a giocare con il chiaroscuro così come si diletta con i soggetti di tutti i giorni, cercando di rappresentare simbolicamente una semplice verità: c’è gioia in ogni piccola cosa!
young art hunters associazione ets
via bramante 13 20154 milano
97890630151
Percorsi è la prima mostra personale dell’artista Laura Visintin organizzata dall’Associazione d’arte
Young Art Hunters in collaborazione con Spazio Archimede 43.
La mostra si compone di 16 fotografie della collezione personale dell’artista, interamente inedite e pronte ad
essere condivise con il pubblico per la prima volta in assoluto.
“Ho sempre fotografato per me stessa, ma a questo punto della mia vita volevo condividere viaggi e
momenti ed ecco l’idea di Percorsi, alcuni viaggi, alcuni scatti che hanno suscitato in me delle emozioni,
delle riflessioni, quindi momenti di vita […] momenti di viaggio […] le foto di Percorsi risuonano in qualcosa che
mi appartiene, qualcosa che sono. Quando ho scelto i titoli ho capito quanto mi rappresentassero e ho
lasciato volutamente una seconda riga vuota perché ognuno possa scegliere il proprio titolo ed identificarsi
come ho fatto io.”