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Davide Palumbo

davide palumbo

YAH ARTIST SINCE 2024

Flirt

 

Se scriverò,

scriverò testi disturbanti,

incuranti,

che ti marchiano a fuoco un segno

buono o cattivo

doloroso o salvifico.

Che inducono alla follia.

Che inseminano domande

come piccoli germogli.

Chissà chi risponderà.

 

Se reciterò,

reciterò testi insolenti,

veri da essere disprezzati

Che non cercano consenso,

non inducono a risate,

sparati come un proiettile

alla cieca in una folla.

Chissà chi ucciderà.

 

Se leggerò,

leggerò con enfasi,

fermandomi ad ogni frase che

alimenta l’inutile lussuria di

viaggiare con la mente.

E mi prenderò la briga

di saltare e di strappare

tutti i libri che io solo,

con l’arbitrio che mi vizia,

riterrò indegni, confondibili,

immondizia.

Chissà chi li raccoglierà.

 

Se fumerò,

fumerò sigari,

mi inietterò morte vera,

morte gustosa,

morte che mi assaggia, mi assapora,

questa notte.

Poi mi dice: perché mi cerchi

solo a volte?

Non lo so, rispondo io.

Cerco a volte anche la vita.

Busso a entrambe, vi corteggio.

Un po’ ci flirto.

Chissà chi si innamorerà.

 

Se crescerò,

crescerò solo dopo aver sbagliato,

dopo aver fallito,

dopo aver fatto soffrire,

dopo essermi pentito così tanto

che desidero morire.

Chissà chi mi accontenterà.

 

Se dirò addio,

dirò addio godendomi la sofferenza,

senza perdermi uno sguardo,

col terrore di un bambino

che ha paura di cambiare

il suo gioco preferito,

che non ha il coraggio di affrontare

il livello successivo.

Lo farò abbaiando come un cane

che si sente abbandonato

una mattina d’estate.

Chissà chi ritornerà.

 

E se, infine, morirò,

morirò suicida.

Perché non riesco a non pensare

che niente ha più valore della fine.

Che anche la morte,

con un po’ di fantasia,

si può rendere poesia.

Chissà chi mi piangerà.

Davide Palumbo

Atene

 

I vecchi a me

danno noia. Qui però

sono nipote

Davide Palumbo

Il gatto e il bambino

 

Amo i gatti.

Per ogni occhiata curiosa,

c’è un po’ di voglia di scappare.

Ogni artiglio per attaccare,

c’è un cuscinetto gonfio abbastanza per atterrare,

correre,

scappare.

Per non farsi male.

 

Amo i gatti,

perché quando ti usano

lo fanno sinceri,

e ti chiedono il permesso.

 

Amo i gatti,

che ignorerebbero un tramonto sul mare

per uno spago che agito nella mano,

perché, al contrario del sole, è imprevedibile

e si deve meritare.

 

Amo i gatti

perché non cercano di capirti,

ma di incuriosirsi.

E per ogni curiosità che soddisfano,

ne troveranno subito un’altra con cui imparare il mondo

e risolverne tutti i misteri in un secondo.

 

Emozionarsi come bambini e dilatare lo sguardo,

salvo poi stancarsi,

abituarsi,

e ricercare un nuovo traguardo.

 

Amo i gatti,

perché con le loro stramberie,

alla fine,

mi insegnano il mondo.

Che va vissuto,

inventato,

secondo per secondo.

 

Amo i gatti,

perché sono come questa poesia.

Confusa, slegata,

una follia.

Ma almeno è mia.

Davide Palumbo

La maledizione degli ironici

 

Mi chiedi perché

non scrivo di te

E so che non scherzano

i tuoi sentimenti

mentre scherza

la tua bocca.

Che ti muovono da dentro come dei burattinai

 

Echi del passato

Dici

Una partita con me stessa.

È una tenera bugia:

Non si smette mai né di giocare

Né di invitare altri a partecipare.

 

E se gioco da avversario

O da nemico

Lo decidi solo tu.

 

È un enigma ciò che dici

Più di ciò che pensi.

È la maledizione

degli ironici.

Ti tradiscono la voce

E la taranta del tuo sguardo

È la condanna

dei sinceri.

 

Sono forse

la tua droga?

Ti avveleno dall’interno

mentre tu

mi spingi in vena?

Sei la vittima

di un mio inganno?

 

Ti sei unita alla partita

che gioco con me stesso.

Ma se giochi da avversario

O da nemico

Lo decido solo io.

Davide Palumbo

Biography

"If it is true, as I think, that the world is an illusion, stories are the only way to dialogue with it, because they are made of the same matter". As a child, huddled in his tiny closet, Davide found in writing a way to do just this: delude himself. Imagine. Create new fictions to enrich his world. And, like this, know himself. Then, for a rather long time, he abandoned himself, lost in the intricate alleys of paths that someone else had drawn for him, too perfect to be his. It would be wrong to say that he has now come out of this labyrinth, and it would be wrong to take it for granted that he will really come out, but surely he has found the tools to seek the way. To "cut his own path". Phrase after phrase. Illusion after illusion.

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Foto_Matteo Sanzi

Matteo Sanzi

matteo sanzi

YAH ARTIST SINCE 2024

Nara

 

Il cerbiatto ha corna che sbocciano

sono ciliegi in fiore. Sta crescendo

con paura, ma poggia il naso

sulla mia mano tesa. Una carezza

di cui sente il profumo buono

riconosce la propria casa.

 

E vedo negli occhi pece

simili a pozzi profondi

qualcosa che avevo dimenticato.

Il cucciolo ritrova ciò che ha perso – ora

è diventato cervo.

Matteo Sanzi

Rien ne va plus

 

Il futuro è un acido che corrode

da dentro, mentre rapido corre

da te. All’oscurità sceglie

 

gli scatti spasmodici delle macchine –

se il buio è inevitabile, preferisce

non averne memoria: meglio

 

dimenticare la Storia. E se distratto

non ha potuto raggiungerti ancora

di questo gli rincresce. Come vola il tempo

 

quando si cresce.

Matteo Sanzi

Incognito

 

Di notte sono un ratto

che sgomita nei vicoli

per un briciolo di spazio.

Ululo a una lampadina

spenta, per credere

 

che non sia più vera

della sfera di luce novembrina.

Piccolo e lesto, manifesto

il non appartenere

 

alla natura umana

Terminata la finzione

lascio indietro il pelo

 

ma non la coda – e di sicuro

non il vizio. Avvicino

 

alla luna piena il mio cuscino.

Matteo Sanzi

Gridare amore al cuore del mondo

 

Se mi scivoli nelle vene

e lì vi lasci pezzi di sangue

non mio, a blocchi – mi tocchi

e poi scegli di non tornare più

 

mi perderai in questo rollio di cuori

tamburi che suonano nel fondo di una giungla

da bestie che non sanno come essere amate

 

perché non sanno com’è essere amate.

 

Improvvisamente provo

un sentimento più profondo

della bestia che gridava

Amore

al cuore del mondo

Matteo Sanzi

2023

Illustrami6, The YAH Factory, young art hunters, Milano

2021

The Contest, Looking For Art, Milano

Biography

Matteo Sanzi was born in Milan in 1997. He studied Physics at university, with a pen in one hand and a novel in the other. After graduating he attended courses in creative writing, poetry, and found a job that has nothing to do with the above: at least it fed him and paid the bills. He keeps a novel, an anthology and a translation of poems from English in his drawer. When he grows up he wants to write for a living; at the moment, he lives for writing.

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Variante Di Valico

variante di valico

YAH ARTIST SINCE 2023

Luna in sagittario

Di terra son fatta
Tutta
di fango ho pieni i polmoni di sabbia le arterie affondo
le gambe
nel terreno
i miei piedi
hanno messo radici catene?
Da quaggiù
guardo lassù
lontano
lontana
il cielo
la luna
le stelle
andare dove
chissà

Variante Di Valico

Immobile

Continua a recarsi in quei luoghi e a volte temo
che non possa più fare ritorno

Variante Di Valico

Nella mia testa

Che sia fatto silenzio nella mia mente
nel mio cuore
nel mio spirito

Variante Di Valico

A modo tuo

Un’onda
il mare
mosso
non si ferma cerca la quiete ma, ahimè,

è sempre tempesta E se non fosse ahimè
ahimà

ahimò
oh, ma chi lo sa tempesta
siilo
per sempre Ascoltalo il silenzio Fallo

Variante Di Valico

Mi manca l’aria

in quanto
chi sono?
Chi vorrei diventare Cosa posso fare corro
anelo
annaspo nel fango della mia anima
e non so come uscire dalle sabbie mobili del mio cuore Affondo
sprofondo
affogo

Variante Di Valico

Il tuo
Il mio

Raccontami di un silenzio

Variante Di Valico

2023

YAD 3, illustrami 6, the yah factory, milano

Biography

Class of '96, blood from Emilia Romagna. Always a great lover of reading and poetry, she then decided to start bringing her inner world to the page after attending humanities high school. A language student in college, she learned that words have the power to shape reality, so she chooses to write what she feels in order to understand something about herself and the world around her.

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FOTO_Alessandro Salemi (1)

Alessandro Salemi

alessandro salemi

YAH ARTIST SINCE 2023

A TU PER TU 

 

Ridammi un po’ di ciò che ero. 

Non sono figlio della circostanza, 

ma strenuo difensore di ciò che ci ha legati. 

Perché mi hai dimenticato? 

Hai buttato giù i raccordi 

che tenevano in piedi il mio ego. 

Di fronte, come in un duello, 

che non combatterò. 

L’epica del movimento e della luce 

restituisce al tuo volto ciò che la parola infinge. 

Una speranza ancora si snoda in uno sguardo, 

risento tutte le mie lacrime 

diventare in silenzio 

illibata acqua viva. 

Alessandro Salemi

A MARINA DI RAGUSA

 

È come se fossi ancora lì, 

dove anche i pensieri diventano 

ambrati, 

prendono forme di dune

sinuose e indefinibili. 

Anch’io come sabbia 

mi sfarino, 

mi faccio modellare dal vento, 

finisco sulla pelle 

o lungo la scia della strada… 

Su quel lungomare 

hanno transitato tanti miei sogni 

innocenti. 

Il cielo di Marina 

sa che non sono ancora spenti. 

Per questo ritorno 

e sempre la magia si riaccende. 

Non importa dove intanto 

sia finita la vita. 

Qui ritrovo me stesso 

e soltanto la luna è la meta. 

Alessandro Salemi

SU QUEL BALCONE 

Otto anni fa ero sporto da questo balcone 

quando uscisti per chiedermi 

se fosse tutto a posto. 

La tua voce lievemente tremava 

e il tuo istinto materno voleva 

prendersi cura di me. 

Il mio cuore affondava in acque di tenebre, 

come un singulto, 

e non sapevo che dire. 

Sembravi di tutti, ma non eri di nessuno, 

un raggio di sole che scalda e trascende 

ogni senso di misura. 

Il flusso della vita era un’irrefrenabile corrente 

nella quale eravamo disciolti, 

tu un’aquila bianca che squarciava 

il mio cielo di pece. 

Dallo sciabordio delle pagine sfogliate, 

dal sudore impresso sui banchi di scuola, 

al tintinnio dei bicchieri festanti, 

alle tue risa gioconde come baci di miele 

nell’oscurità della notte, 

tutto sembrava coperto da una magia, 

e in ogni lacrima si nascondeva 

il seme della rinascita. 

Ogni tua azione sembrava troppo, 

agli occhi di qualcuno eri scombinata, 

una nota fuori dallo spartito, 

per me eri l’unica melodia che si udiva 

dai battiti meccanici. 

Io ti amavo proprio per questo, 

non per come si ama una donna, 

ma per come si ama un essere umano. 

Ricordo che un giorno piansi pensandoti, 

la vita ha scelto di dividerci, 

forse in fondo le nostre luci 

si dovevano incrociare 

solo per quello spazio di tempo. 

Eppure mi chiedo lo stesso dove sia finita 

quella luce. 

Non dirmi ti prego 

che questo mondo ti ha corrotto, 

che qualcuno è riuscito a sporcare la tua innocenza, 

che ti sei fatta erodere 

dalla sostanza dei vermi che ti strisciavano 

ai piedi. 

Otto anni fa, su questo balcone, 

ti chiedevi cosa provavo, 

ora invece credi di conoscermi, 

di sapere tutto di me, 

oramai sono solo uno come tutti gli altri. 

Allora con la stessa lucidità spiegami 

perché dentro di me c’è ancora qualcosa di te, 

qualcosa che non vuol morire, 

e perché nella mia mente non riappari più 

come prima, 

ma nel mio cuore c’è ancora quella te 

che non morirà mai.

Alessandro Salemi

Sei assorta così da sembrare 

sempre in un altrove, 

con i tuoi occhi profondi ed evasivi 

che mi ricordano Roma. 

Chissà dove sono in questo momento, 

probabilmente in un altro antro di mondo 

o forse rivolti a questa gretta realtà, 

senza tanta poesia o giri di parole. 

Parole, non hanno bisogno 

di passare parole 

lungo le tue gote scoscese, 

lungo il solco disegnato dalle tue labbra… 

Non bastano parole 

per sfiorare i tuoi capelli biondi, 

arsi, l’altro lato della luna 

di questa mite e selvaggia 

terra latina. 

Alessandro Salemi

IL PRIMO MOMENTO

 

Vorrei tornare al primo momento in cui ci siamo conosciuti, 

l’inconsapevolezza scandiva le nostre parole 

e gli occhi sembravano vedere ciò che le parole 

non possono dire. 

Mi chiedo se davvero tu avessi colto la mia innocenza. 

Il cammino della vita è irto, 

soggetto a stress che forse non fanno parte di noi. 

Ognuno ha tanti sé, 

tante dimensioni che si sovrappongono, 

che tutte fanno parte dello stesso essere. 

Penso che non tutto possiamo controllare. 

E allora mi perdonerai se ancora ti penso, 

non per le logiche che sono subentrate dopo, 

ma per quel momento in cui gli occhi 

hanno visto ciò che le parole non possono esprimere. 

Adesso mi vedrai sorridere se ci rincontreremo, 

ma dietro la maschera c’è un dolore, 

che è lo stesso che squarcia il cuore del mondo. 

Ti sento lontana, sei assente, 

ma il sentimento di quel momento palpita ancora di vita 

e la forza che gli contrappongo 

non è maggiore di quella di una piuma 

che si solleva dal suolo 

per un soffio di vento. 

Alessandro Salemi

ILLUSTRAMI GREATEST HITS, ALMACH EDITORE, 2022

2023

YAD 3, illustrami 6, the yah factory, milano

2022

Ho visto i fiori volare, battuta a macchina

2015

riflessi, pagine

Biography

Alessandro Salemi was born in Carate Brianza on September 2, 1991 and grew up in Besana in Brianza, precisely in the small bucolic hamlet of Brugora. He has Sicilian roots and, in fact, aspects of an ancient “Sicilianity” flow inside him, passed down in particular by his grandfather Luigi who was his mentor. Alessandro has been writing poetry since the age of 11. For him, writing poetry somehow has the same meaning as composing music for Amy Winehouse. She said: "Music is the only therapy that I have to make my failures into victory”. Alessandro, paraphrasing her words, states that poetry is the tool he has to cope with his emotions and tries to crystallize them to get relief or to highlight the sublime aspect of them. Letters were part of his education; after middle school, he decided to attend the Classical High School, where he graduated, but always experienced literary subjects as a constraint: he later decided to change his studies by enrolling first in Law and then in Political Science. It was thanks to Pier Paolo Pasolini that he rediscovered the beauty and investigative value of letters, and years later he decided to resume his studies, this time choosing the right ones for himself. Alessandro Salemi graduated in 2019 with a bachelor's degree in Modern Letters and he is now a master's degree student in Communication. After different work experiences, he is now a journalistic contributor aspiring to become a professional. Alessandro is happy to share his poems with Young Art Hunters, a laboratory of ideas and creativity, for him an expression of that enlightenment-romantic Milan that is always full of novelty and life.

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Maccari new

Alessandro Maccari

alessandro maccari

YAH ARTIST SINCE 2022

Comunque, ascolto ancora i Verdena

 

Soffice soffio, dal petto

compresso in gonfiori di gote,

per labbra di piccoli muscoli,

si plasma in rumori se puote.

 

È un concerto primaverile

e rimbomba in tamburi d’orecchie.

Sta zitto chi ha molto da dire,

perché ascolta la noia dell’essere.

 

Qualcosa ascolto e poi annuso.

Poi assaggio e mi sfiora la pelle.

Ho perso di vista l’Autunno,

cercando una strofa per te.

 

Foglia, di bruno rossiccio,

scivoli con la corrente.

Autunno freddo, ma estivo,

stammi vicino per sempre.

 

Stammi vicino, anche se

tutto rimane mutevole.

Prima era Autunno, ora è Inverno.

Prima vedevo, ora sento.

Alessandro Maccari

Osservare

 

Bulbi mobili, roteanti,

curvan subito all’incrocio.

Fulgidi scambi, d’intensi imbarazzi,

lascian confusi, colpiti e delusi.

 

Rimugino.

M’inerpico nel dubbio

che, un più lungo soffermarsi,

c’avrebbe illuminato.

 

Miracolo d’ingegno

nel disegno dell’oracolo.

Questi occhi son tutt’altro,

che dei semplici strumenti.

 

Quello sguardo, un po’ distratto,

m’ha portato in alto mare.

Tu non sai, quanto vorrei,

andarti in fondo ad osservare.

Alessandro Maccari

Taglio

 

Mi taglio mentre taglio l’aglio

l’aglio bianco fa un bagno di sangue

sangue rosso cola dalle mani

manicomio e le pareti bianche

bianche e rosse imbrattate di sangue

sangue freddo in un parto cesareo

Cesare è sveglio nasce da un taglio

e i coltelli

nella schiena.

Alessandro Maccari

Piove da dove?

 

Sterile e azzurro telone

imbrunisce lieve,

nascondendo i riflessi,

pervenuti quaggiù dall’altrove.

 

Spirito cieco

di un’anima sorda,

non capisce ma, solo, sente

fiocchi di neve di niente.

 

Pioggia da un’altra dimensione.

L’impressione che una goccia,

per sbaglio, mi tocca

e mi ricorda Maggio.

 

Il Liquido cola, scende come la pioggia

e allaga la loggia.

La festa a corte

diventa una doccia.

Alessandro Maccari

latte di Claudia

 

Calendula per le mie ferite,

è concessa, ora che la guerra finisce.

Almeno, finché il dolore

non si schiarisce nella cicatrice.

 

Calendula ancora,

perché mi brucio ogni volta.

Dentro le fiamme, la scuola,

per studiare ci si ustiona.

 

Claudia candida, che mi guarisce

con la sua parola, con le mani lisce.

Calotta cranica – la mia s’è rotta

e, vulcanica, sgorga la forza creatrice.

 

Latte di Claudia, che bagna

le mie rive di magma.

La spiaggia ormai è pan di spagna.

Claudia ridendo, ha montato la panna.

Alessandro Maccari

ILLUSTRAMI GREATEST HITS, ALMACH EDITORE, 2022

PREMIO GIORGIO TEMOLO, ALMACH EDITORE, 2021

2023

YAD 3, illustrami 6, the yah factory, milano

2022

YAH ART DAYS vol.2 – illustrami 5, young art hunters, milano

2021

YAH ART DAYS ILLUSTRAMI 4, YOUNG ART HUNTERS, MILAN

Biography

Alessandro Maccari, classe ‘97, cresciuto fra le bellezze della campagna toscana ad un colle di distanza da Leonardo Da Vinci. La bellezza è eternamente ricercata, nel cucinare parole ed emozioni nel calderone della mente, con le fiamme docili del cuore. Alessandro non sa cosa vuole, non sa chi è, ma lo vuole scoprire. Dai racconti, ai pensieri, alle canzoni, poi diari, incipit di libri, alla fine Asia gli disse di scrivere poesie e lui lo fece. A gennaio 2021 inconsciamente nasceva “Tiepido”, il primo figlio, il primo libro. Fuori dal 31 gennaio 2022, non si trova in giro.

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foto profilo Ila Amodio

Ilaria Amodio

ilaria amodio

YAH ARTIST SINCE 2022

Secondo te, 

possiamo amare la vita insieme

e ascoltare Guccini e Battiato

e poi, vicini, prendere fiato,

respirare al sole, 

mentre apriamo il finestrino

e canticchiamo in aria quella canzone;

come i viaggi in auto con papà:

tu sai darmi protezione?

Ilaria Amodio

Ti sogno leggera,

come nuvole rosa.

Così mi togli i macigni

che io sono ingombrante,

distrattamente pesante.

Ilaria Amodio

Potessi amarti

 

Potessi amarti,
ti amerei forte.
Ma che cos’è un amore senza tenerezza,
la tua è frivola passione,
ti arde e poi congela.
E in questo letto sono sola
e tutto sa di favore e compassione
e non è amore,
ma vergogna.
Potessi amarti,
ti amerei forte.

Ilaria Amodio

“Che te ne fai
di quegli incontri idealizzati
che non portano a niente”.
Lo direbbe mia madre,
se mi leggesse nella mente.
La mia libertà finisce
dove iniziano le tue mani.
Non dirlo alla gente.

Ilaria Amodio

Amarsi in pandemia

Ti ricordi quando c’era la pandemia
e aspettavamo di muoverci a zone.
A me piaceva quella rossa
che ci portava a passeggiare clandestini,
con la paura che ci beccassero a Natale.
A te piaceva quella gialla
che ti rendeva più sociale;
io però,
che non sapevo amare,
amavo la solitudine della rossa
che ti potevo avere senza disturbare.

Ti ricordi quando c’era il coprifuoco
e quella cena ci era andata di traverso
e mi hai lanciata dalla macchina al momento.
Ho aspettato un tuo messaggio,
che fosse anche arancione
che non doveva per forza essere d’amore,
ma una via di mezzo
tra il rosso passione della sera
e il giallo paura del mattino.

Io me lo ricordo quell’inverno a zone,
quando chiedevo l’arancione
che non potevo avere amore.

Ilaria Amodio

Vorrei gridarlo

Vorrei gridarlo
ai muri,
alle piante,
a quel passante sotto l’ombrello,
al mare che mi annega gli occhi da giorni,
a quella nuvola di Fantozzi
che non accenna a spostarsi.
Vorrei gridarlo
agli animali,
agli amanti finti e disperati,
agli amici di una vita,
a quegli omini incravattati
che t’amo di noia e disperazione,
di gioia e malinconia,
di tenera compassione.
A che serve tanta bellezza
se il cuore deve contenerla
e io vorrei solo gridarlo
che il cuore è un petardo
e quelli per strada sono i miei pezzi rotti
che come potevo gridare ai sordi?
Ti prego, raccoglimi.

Ilaria Amodio

Volevo solo un amore, collana il fromboliere, capponi editore, 2022

2023

YAD 3, illustrami 6, the yah factory, milano

2022

YAH ART DAYS vol.2 – illustrami 5, young art hunters, milano

2021

YAH ART DAYS ILLUSTRAMI 4, YOUNG ART HUNTERS, MILAN

Biography

Born in Monza on May 31, 1995. The passion for poetry develops during the classical studies, when, during the gymnasium, participates in literary competitions organized by the high school. Poetry is a means of expression, among the recurring themes of love, visceral and multifaceted. Native of Pizzo Calabro, an enchanting maritime village, Ilaria draws nourishment and inspiration from the sea since she was a child. Graduated in law, she is currently practicing law. Ilaria considers poetry necessity and pleasure, as well as the best way to be sincere without giving explanations.

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Maria Teresa Fidanzia cover

Maria Teresa Fidanzia

maria teresa fidanzia

YAH ARTIST SINCE 2021

Oblio del sogno

 

La luce fioca del giorno entra in punta di piedi nella stanza.

Sollevi lentamente le palpebre, ancora baciate dal sonno.

L’eco del sogno tuona nella mente,

fino a ridursi ad un pensiero fugace, lontano.

Le immagini, prima così vivide, si fanno nebulose.

Ti parlano, ma non riesci più ad udirle.

Ti prendono per mano, ma tu, ora, sei un estraneo.

La cornice inizia a sgretolarsi, vacillanti le certezze.

I luoghi divengono impenetrabili,

I sentimenti, così vivi, si fanno piatti e sbiaditi.

Le figure così familiari perdono un volto,

lasciandoti un senso di vuoto ed inquietudine.

La memoria, tua preziosa alleata, sembra fallire.

Serri gli occhi, tentando disperatamente

di aggrapparti a quel frammento di te,

di poter sbirciare ancora un po’ da quella finestrella,

prima che anche l’ultimo cassetto venga sigillato con impeto.

Clac. È tardi.

La luce del giorno spegne la luce del sonno.

Ma quelle sensazioni nessuno le spegne, mai.

Sembra te le abbiano cucite addosso.

Maria Teresa Fidanzia

The dive

 

 L’assordante brusio del passato si insinua fra i pensieri, riecheggiando prepotente nel tacito silenzio che ti avvolge.
Like a rough sea that explodes in your chest,
i sentimenti ora s’infiammano,
ora si fanno più mansueti.
Se prima le pause dettavano i tempi della tua vita, ora le vedi dilatarsi all’infinito
beating rhythms still unknown to you.
Se prima rifuggivi risoluta qualunque affanno, mettendo a tacere i ronzii della mente,
now the escape always leads you back to yourself.
So you sit, you breathe.
Ti appropri con veemenza di spazi reconditi e di nuovi pensieri, mai a te appartenuti.
Ti spogli dei finti costumi con i quali hai tentato di camuffarti Per riscoprirti libera da ogni giudizio e capace
di amarti.
Un tuffo nell’inappagabile ed inesauribile riscoperta di te, Nel profondo oceano delle possibilità non
perlustrate.
The dizzying flow of things drags you,
lightness seduces the mind, indulgence wins the heart.
You are naked, you are alive, are you.

Maria Teresa Fidanzia

ILLUSTRAMI GREATEST HITS, ALMACH EDITORE, 2022

2023

YAD 3, illustrami 6, the yah factory, milano

2022

YAH ART DAYS vol.2 – illustrami 5, young art hunters, milano

2021

ILLUSTRAMI 4, YAH ART DAYS, YOUNG ART HUNTERS

2020

ILLUSTRAMI 3, YOUNG ART HUNTERS, BONSAI ROOM

ILLUSTRAMI 2, YOUNG ART HUNTERS, BONSAI ROOM

Biography

Born in Faenza in 1996, from an early age she showed great interest in writing and began to write poems and nursery rhymes. She then attends the classical high school, which gives her the opportunity to participate in literary competitions organized by the school with some of her short stories and thus cultivate this passion of hers. Growing up, she sees poetry and writing as an escape from the everyday but also as a means of exploring and understanding herself and others. She is very drawn to the sphere of dreams and introspection and tends to explore these themes in all of her creations. She is in search of inspiration also in art, from which she has always been fascinated.

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via bramante 13 20154 milano

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Radice cover

Radice

radice

YAH ARTIST SINCE 2021

I’m potenza

 

A tutti coloro che non ho avuto il coraggio

di guardare negli occhi per l’ira che mi scatenava

o il buio nel quale mi trascinava il loro stato.

Io vi chiedo perdono.

 

Come faccio io che ne ho a mala pena per me

e non so neppure quanto sia profonda,

se sia profonda,

questa bacinella dalla quale attingo.

Non ho cuore per guardare

mentre organizzi il tuo funerale.

È assisterti nei preparativi

voltarmi per non stare male?

Abbandonato

sul lettino in pelle,

tu, senza pelle,

fai del tuo corpo un posacenere di incubi

ed io, taccuino alla mano,

precipito,

mentre i neuroni specchio

creano mise en abyme

in cui piangiamo eternamente.

Tu sei tu.

Io sono noi.

La psicanalisi non la conosco,

se così non fosse,

ti donerei tutto il mio conscio.

Radice

Libero arbitrio

 

Cavallo in E6.

Quanto conforta

Conoscere chi si è

Dal principio?

Io non so se sono

alfiere o torre

Re o Regina

Giocatore o pedina

e indosso costumi a caso

sperando che il personaggio

per un po’

mi si addica

Radice

Desiderio

 

Nel tuo mondo idilliaco

che brucia a ogni angolo della strada

dove batte un po’ più il Sole,

batte pure quella puttana,

che sa tutte le scorciatoie del paese

ma non sa trovare la via di casa.

L’ho vista.

Guardava la finestra di una villa,

speranzosa si spogliasse

la donna ch’era intenta a pettinarsi.

Le guardava le curve a distanza,

s’immaginava le sue labbra d’ambra

contenenti continenti, città,

tutti gli esseri viventi.

S’immaginava di baciarne il mondo

con quella sua bocca da puttana,

di sfiorarle i capelli,

di levarle la sottana.

Eppure lei sapeva:

per una come lei,

neppure una lingua d’oro

ha il sapore del miele.

Radice

ILLUSTRAMI GREATEST HITS, ALMACH EDITORE, 2022

2022

YAH ART DAYS vol.2 – illustrami 5, young art hunters, milano

2021

KALANKA, YOUNG ART HUNTERS, UPSIDE DOWN ROOM

YAH ART DAYS ILLUSTRAMI 4, YOUNG ART HUNTERS, MILAN

ILLUSTRAMI 3, ALMACH ART GALLERY, MILAN

2020

ILLUSTRAMI 3, YOUNG ART HUNTERS, BONSAI ROOM

ILLUSTRAMI 2, YOUNG ART HUNTERS, BONSAI ROOM

2019

ILLUSTRAMI, YOUNG ART HUNTERS, MILANO

Biography

Radice, aka Elena Brambilla, was born in Monza, in the end of autumn 1995. In spite of she was concluding the university studies in modern literature, she always preferred creative writings, that is distant by every constraint and it is hungry for images, personal thoughts, free blends and overbearing emotions. Radice started writing songs, short stories and poems as a teenager, moving on various universes that she was driven by words. For her, the poetry has duality: one is aggressive like a stomach punch and the other one is more calm than the first, like the stars, and if anyone want to discover it, will be able to observe constellations made by secrets. Through the "you" as the first singular person, Radice talks with herself in his poems, searching the inner space that is always carried by the immaterial status, but anyway it ends tied to the raw matter.

young art hunters associazione ets

via bramante 13 20154 milano

97890630151

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